Ecco, la scuola è iniziata da poco e già sento che in qualche istituto sono presenti questi insettini disgustosi.

A dire la verità io non li ho mai visti, né i pidocchi, né le loro minuscole uova, negli anni scorsi all’asilo nonostante l’infestazione sia avvenuta in entrambe le classi delle mie figlie, per fortuna se la sono cavata indenni. Almeno fino ad’ora, eh, perché la strada è ancora lunga, ahimè. Dall’esperienza di alcune amiche che hanno avuto un incontro ravvicinato con questi animaletti e dai numerosi articoli che ho letto sul web, ho tratto alcune conclusioni.

Andiamo in ordine, affrontiamo la questione della prevenzione: gli spray preventivi che si vendono sono un grosso business, ma l’efficacia non è dimostrata, posso testimoniare che alcuni bambini che hanno sempre usato dall’inizio dell’anno scolastico uno spray preventivo hanno preso i pidocchi. Anzi, pare che a lungo andare siano anche dannosi perché i pidocchi diventano resistenti ai prodotti chimici, tant’è che stanno diventando resistenti anche ai numerosi trattamenti antipedicuolosi che si utilizzando in caso di infestazione. Diversi invece sono gli olii essenziali, che inducono una crisi respiratoria nel pidocchio, favorendo il distacco delle uova. Pare che i più efficaci siano l’olio di timo, l’olio di lavanda, l’olio di neem,  il tea tree oil. Gli olii devono essere essenziali, quindi attenzione a ciò che vi vendono, non deve esserci scritto essenza o estratto, ma olio essenziale 100%, e sull’etichetta devono essere indicati il nome della pianta in latino, il metodo di estrazione (distillazione a corrente di vapore, spremitura a freddo, estrazione con alcool, assoluta), il numero di lotto, cioè il riferimento che consente di risalire alle origini del prodotto, e infine il nome e indirizzo del produttore. La bottiglietta deve essere scura, perché gli olii sono sensibili alla luce, e deve avere il contagocce. Anche l’efficacia degli olii essenziali non è dimostrata scientificamente, ma c’è il vantaggio che si tratta di prodotti naturali che non danneggiano la cute o i capelli del bambino, e non generano resistenza nei pidocchi come invece fanno i prodotti chimici. Di contro, bisogna stare attenti ad eventuali allergie nel bambino, e comunque non bisogna mai esagerare con le quantità, vanno bene anche 3 gocce applicate sulle vostre dita e poi strofinate sulle parti più a rischio del bambino, nuca e dietro le orecchie, massaggiando il cuoio capelluto. Potreste anche versare delle gocce direttamente sul pettine e poi distribuire sui capelli del bambino pettinando.

So che in via preventiva è possibile acquistare anche un elastico per capelli per le bambine, ma non credo che lo comprerò perché come concetto è molto simile allo spray, intriso di sostanze pseudo-naturali, preferisco l’olio puro a questo punto.

Poichè i pidocchi amano i capelli puliti, non bisogna esagerare lavando frequentemente i capelli, una volta a settimana può bastare, magari preferendo il venerdì in modo che i bambini vadano a scuola il lunedì con i capelli non proprio appena lavati. Sono avvantaggiati i capelli grassi perché il sebo rende difficile l’ancoraggio delle lendini. Dicono che per prevenire può servire, quando si fa lo shampoo, fare l’ultimo risciacquo con l’aceto, io ho dei dubbi in proposito perché la puzza di aceto va via, non rimane più niente poco dopo lo shampoo, ma visto che non fa male, provare non costa niente.

Nel caso avvenga un’infestazione di pidocchi non potrei dare consigli perché non mi è mai capitato, ma vi dico cosa farei. Innanzitutto  mi farei prendere dal panico e dal disgusto, mi sentirei pruriti dappertutto, urlerei un po’ agitandomi qui e lì per la casa, pensando ‘capitano tutte a me, ma che sfiga, ma che schifo queste bestiacce orrende, ora mi toccherà disinfettare tutta la casa’…….poi piano piano ritornerei in me e affronterei la situazione.

Prima di comprare il trattamento in farmacia, proverei con l’olio di lavanda, poiché ho sentito di una mamma che avendo cosparso i capelli del figlio di olio di lavanda, vedeva cadere da soli i pidocchi nel lavandino, e anche le uova perdevano la loro presa. Ovviamente poi bisogna rimuovere le lendini a mano, ma quello si deve fare anche nel caso del trattamento. Per questa operazione bisogna usare il pettinino metallico fatto ad hoc per la rimozione delle lendini. Una persona che conosco però mi ha detto che le uova rimanevano attaccate al capello della figlia nonostante il pettinino, perché i capelli erano molto sottili, per cui ha dovuto schiacciare le lendini tra le unghie, una ad una, che schifo. Anche i capelli di Bianca sono sottilissimi, non voglio neanche immaginare questa evenienza.

Se l’olio di lavanda non dovesse funzionare dovrei comunque arrendermi al trattamento, rimuovendo successivamente le uova a mano.

Diciamo comunque che l’unico sistema per non ritrovarsi una testa piena di pidocchi ma prenderli quando sono ancora pochi, è esaminare con regolarità la testa dei nostri piccoli, intensificando i controlli quando si sa che l’infestazione è presente a scuola. Io ho già la lente di ingrandimento pronta.

Lo sapevo, ora ho pruriti in tutta la testa.