About me
Mi presento, sono Erica, e ho deciso di di raccontare ciò che accade nella mia vita giorno dopo giorno (vabbè si fa per dire), non perchè la mia vita sia speciale, ma per fissare particolari che col tempo svaniranno, per sdrammatizzare e ironizzare su situazioni che a caldo sembrano pesanti ma alla fine fanno parte della vita, per confrontarmi con altre mamme e sentire le loro esperienze, per capire realmente quanto sia io stressata e quanto lo siano le altre mamme.
Tutto ha avuto inizio quasi sette anni fa, quando ho scoperto di essere incinta di Bianca. Ricordo ancora l’emozione del test di gravidanza, la prima ecografia, la stranezza della pancia che cresce, i colpetti, il singhiozzo di Bianca che avvertivo frequentemente…….e poi le nausee, il vomito, il reflusso. Sentivo puzze dovunque, soprattutto appena entrata in casa, e via di corsa a vomitare. Ricordo ancora quando ero abbracciata alla tazza del water a vomitare l’anima e mio marito affacciandosi alla porta del bagno mi chiese con grande tatto se la volevo o no l’insalata, infastidendosi pure per la risposta arrivata in ritardo.
Questo periodo tutto sommato emozionante e sorprendente fu interrotto dalla nascita di Bianca. Quando la portai a casa, il panico. Che faccio? Quanto latte le do? Come si sterilizza il biberon? Ma perché piange sempre, soprattutto di sera? Ma è normale il colore della cacca? E se non fa il ruttino che faccio? E il moncone del cordone ombelicale quando cade? E se non cade? E come le faccio il bagnetto, con una mano la tengo e una la lavo, ohmamma e se mi cade? Ma quando dormirà tutta la notte? QUANDO?
Con l’arrivo di Luna mi sono fatta meno domande, tanto per alcune già conoscevo la risposta, per altre ho aspettato che me la desse il tempo. Del resto ogni bambino è un universo a sè, un concentrato di tenerezza e cazzimma, si diciamolo pure, perchè a volte pare ti facciano i dispetti, come quando gli cambi il pannolino e fanno cacca e pipì, piangono appena ti siedi a tavola, ti vomitano in testa appena li sollevi in aria per giocarci, si svegliano appena ti siedi sul water per i tuoi bisogni….e tanto altro ancora.
Nessuno mi ha insegnato come fare la mamma, ho capito a mie spese che occorrono pazienza, autocontrollo, buon senso, razionalità ma anche istinto, elasticità e predisposizione al problem solving. No ad ansia, fretta e manie di perfezionismo. L’autocontrollo non è il mio forte, il buon senso è la mia arma vincente, sul resto ci sto lavorando!