Ho letto da qualche parte che il trasloco sia l’evento più stressante dopo un lutto e una separazione. Non so se sia davvero così, ma sicuramente avevo sottovalutato la cosa.

Per ridurre al massimo lo stress da trasloco bisogna adeguatamente prepararsi programmando tempi e operazioni da fare. Sono reduce da un trasloco effettuato poco prima di Natale (si il momento non era dei migliori) e in base alla mia esperienza, vorrei darvi alcune dritte per affrontare al meglio questo evento.

  • Prendete informazioni e decidete i gestori delle utenze. Prima di ogni cosa, affrontate la questione utenze, e se volete approfittare del trasloco per cambiare i gestori informatevi, telefonate, consultate siti per le tariffe, le opzioni, in modo da decidere nel più breve tempo possibile a chi affidarvi. Una volta presa la decisione, partite con le attivazioni: ci sono dei servizi per i quali vi faranno aspettare un  bel po’ quindi conviene muoversi per tempo. Chiaramente disattiverete le utenze nella vecchia casa solo una volta che vi sarete trasferiti.
  • Confrontate più preventivi di ditte traslochi, ma non scegliete in base al prezzo minore! Questo è un punto fondamentale: è bene sentire più pareri, ma l’importante è scegliere una ditta seria, che abbia feedback positivi, professionale e corretta. Non abbiate timore di chiedere, e non esitate a far mettere  qualsiasi cosa per iscritto. Il giorno del trasloco vi renderete davvero conto di quanto sia importante affidarsi a qualcuno che conosca davvero il mestiere e sappia farlo con competenza.
  • Prendete in maniera precisa le misure della casa in cui andrete a vivere  e decidete la collocazione e il posizionamento dei mobili ma anche di tutto il resto che andrà installato dai traslocatori  (mensole, lampadari, bastoni delle tende), per non dare, quando ve lo chiederanno, risposte improvvisate al momento e delle quali potreste pentirvi (mio marito ancora mi rinfaccia un lampadario a sospensione messo troppo basso).
  • Studiatevi gli attacchi dell’acqua e del gas in cucina, prendete le misure e verificate che la cucina possa effettivamente essere montata come a voi piace (consultate un idraulico eventualmente).
  • Non portate nella nuova casa mobili o complementi d’arredo se non siete certi che li utilizzerete e che avranno una loro collocazione, siate certi delle misure (v. punto 3)
  • Imballate per tempo e correttamente. Innanzitutto procuratevi gli scatoli, io ne ho utilizzati di 3 dimensioni: uno grande, per cose leggere e ingombranti (es. piumoni, biancheria, abiti), uno medio, il più numeroso, per la maggior parte degli oggetti di casa, e uno piccolo per gli oggetti molto pesanti, tipo piatti bicchieri ecc. Io ho utilizzato in totale 91 scatoli! Ovviamente bisogna partire ad imballare gli oggetti superflui o che non si utilizzano in quel momento (ad esempio gli abiti della stagione non corrente), oggettistica varia tipo soprammobili, libri, eccetera. Il mio consiglio è di cominciare ad imballare almeno venti giorni prima del trasloco, io ho iniziato una settimana prima ed è stata una vera corsa contro il tempo, la mattina del trasloco ancora vedevo oggetti in giro per casa che avevo dimenticato di togliere da mezzo.
  • Numerate gli scatoli e scrivete un elenco. Questo è un punto importantissimo, quello che mi ha salvato, quello per il quale ho ringraziato mio marito per essere così preciso e pignolo! Noi abbiamo preparato un file dove man mano che riempivamo gli scatoli ne segnavamo numero e contenuto (siate dettagliati nella descrizione del contenuto ). Dopo il trasloco sarete stanchissimi e ci vorrà un bel pò di tempo prima che sistemiate il contenuto di tutti gli scatoli in casa, per cui avrete bisogno di capire quali sono quelli più importanti e necessari. E quando avrete bisogno della vostra tazza da colazione e consulterete l’elenco e la troverete in un batter d’occhio sarà un grande soddisfazione vi assicuro! Sembra una cosa stupida ma non lo è: segnate con un pennarello in grande il numero su ogni scatolo, non solo superiormente, ma  anche sulle facce laterali: quando avrete scatoli pesantissimi poggiati uno sull’altro non sarà una cosa piacevole sollevarli per  leggerne il numero.

Il materiale fragile ovviamente va imballato con grande cura, ogni piatto/bicchiere/altro materiale fragile va separato con fogli di giornale, io per alcuni oggetti particolarmente fragili ho utilizzato il pluribolle. Gli scatoli poi vanno chiusi benissimo, sopra e sotto, non lesinate con lo scotch!Per gli oggetti necessari di uso quotidiano usate valigie/borsoni. Vi consiglio di inserire nelle valigie/borsoni vestiario ed effetti personali che andranno via all’ultimo minuto e che vi serviranno da subito nella casa nuova, così avrete tutto a disposizione, proprio come quando fate un viaggio.

Il giorno del trasloco armatevi di pazienza e calma, la giornata è lunga ma passerà. Se avete bambini piccoli vedete di sbarazzarvene (non definitivamente), affidateli a qualche nonna-zia-amica per non fargli vivere il disagio di quella giornata e stressarvi ulteriormente avendo loro tra i piedi.

Ascoltate i consigli ma poi fate di testa vostra. Vedrete che i traslocatori, l’idraulico, e tutte le persone coinvolte nel trasloco a volte vorranno consigliarvi  su alcuni dettagli, installazioni, posizionamenti. Ascoltateli, valutateli ma poi decidete voi, senza avere il dubbio che possano aver ragione loro perché ne sanno di più di voi.

Keep calm…..e buon trasloco!