Eccomi. Ho deciso di condividere le mie esperienze di allattamento perché magari potrebbero risultare utili a qualcuno.

Con la prima figlia ovviamente ero completamente inesperta, e nonostante avessi letto tanto su internet sull’allattamento ed i problemi in cui si può incappare, quando ho provato ad allattare Bianca e lei non voleva saperne di attaccarsi non sapevo che pesci prendere. E’ anche vero che io partivo svantaggiata, perché con un capezzolo introflesso le cose sono più complicate; infatti, sebbene dicano che il corretto attacco al seno debba prendere non solo il capezzolo, ma buona parte dell’areola, la bambina non riuscendo a trovare la prominenza del capezzolo, non voleva saperne. Comprai i paracapezzoli in caucciù della Chicco, ma fu un fallimento. Con la tiralatte manuale mi massacravo il seno e uscivano poche gocce, per cui alla fine ho desistito e mi sono rassegnata al latte artificiale.

Luna invece si è attaccata dal primo momento in maniera corretta, ma una volta arrivata la montata lattea, sono sorti i problemi, perché col seno duro e gonfio e senza la preminenza del capezzolo non riusciva più ad attaccarsi. Anche questa volta ho provato con i paracapezzoli in caucciù della Chicco, ma era un disastro, non aderivano bene, si muovevano, la bambina succhiava aria e dopo poco si staccava indispettita e piangendo come una disperata. Ovviamente dopo ogni tentativo fallimentare le davo il biberon. Tutto ciò fino a quando, 20-30 giorni dopo il parto, ho scoperto i paracapezzoli Mam, in silicone. Li ho comprati su Amazon, senza crederci neanche tanto. Invece, un miracolo. Aderivano perfettamente al seno senza più muoversi, e fin dal primo utilizzo Luna si attaccò senza fare storie! Di latte ce n’era pochissimo non avendo ciucciato per così tanti giorni, ma a poco a poco, tenendola un po’ al seno ad ogni poppata e poi dandole il biberon, dopo un mese sono riuscita a recuperare il tempo perso, il latte pareva aumentare man mano e di conseguenza Luna prendeva meno dal biberon.

Con questo mio racconto volevo incoraggiare le mamme che credono che il latte vada via dopo pochi giorni se il seno non viene adeguatamente stimolato tramite la suzione, e rassicurare chi ha i capezzoli introflessi sul fatto che sia possibile allattare. Probabilmente se avessi scoperto i paracapezzoli Mam già con Bianca sarei riuscita ad allattare anche lei, chissà. Ho visto che ora anche la Chicco fa i paracapezzoli in silicone, e mi sembrano anche abbastanza simili a quelli Mam, almeno in foto.

Detto questo, vorrei aprire una piccola parentesi sicuramente impopolare. Con il latte artificiale Bianca cresceva molto più di quanto crescesse Luna col mio latte, e forse alla luce di alcuni studi medici non vale neanche la pena accanirsi con l’allattamento. Lo so che le sostenitrici del latte materno non sono d’accordo, ma quello che mi chiedo è: se nel latte di alcune mamme hanno trovato tracce di diossina, chi ci assicura sul fatto che ai giorni nostri il latte materno sia ottimale per i nostri figli? Probabilmente chi vive in zone particolarmente a rischio di inquinamento ambientale dovrebbe valutare anche questo prima di allattare.